Segnali di ripresa per l’export italiano

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Segnali di ripresa per l’export italiano

Aumentano gli ordinativi dell’industria italiani insieme ai volumi dell’export secondo i dati diffusi dall’ISTAT. Da questi risulta che le esportazioni del Made in Italy sono cresciute del +7% nei primi 9 mesi del 2015, con un aumento degli ordinativi dell’industria del +10%, mentre per i prodotti energetici la crescita presenta delle punte del +39%.

I dati ISTAT rivelano un +6,3% con riferimento al mese di luglio, il che è di per sé un buon risultato e che rappresenta il sesto aumento consecutivo nel 2015 rispetto ai dati 2014.

I settori trainanti di quella che si auspica essere una ripresa in aumento:

  • macchine e apparecchi (che vale 7,67 miliardi);
  • tessile e abbigliamento (5,40 miliardi);
  • prodotti in metallo (4,44 miliardi);
  • mezzi di trasporto (4,25 miliardi);
  • alimentari (2,78 miliardi).

Nel mese di luglio, il valore totale dell’export italiano ha toccato la cifra record di 41,06 miliardi di euro.
Questa crescita risulta essere soprattutto frutto della crescita dell’esportazione dei beni italiani verso gli Stati Uniti: +22,9% mensile per un valore, grazie anche agli effetti del cambio valuta, pari al 9% di tutto il nostro export (contro il 7,5% dello scorso anno).
Anche la Cina rimane un partner commerciale di primaria importanza, con un aumento del +3,8%.

I dati delle esportazioni in Turchia, Medio Oriente, India, Belgio (soprattutto per la vendita di farmaci) e Spagna confermano un buon andamento del nostro export verso questi mercati, mentre si segnala una certa stasi sui mercati di Francia, Germania e Russia.

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