TapFood di LynkTeam

Qualche tempo fa ho avuto modo di conoscere Gian Carlo Cesarin, uno dei soci fondatori di Lynkteam, una startup insediata presso Friuli Innovazione.


tap-food-official-logo_smallIl 17 settembre scorso, in collaborazione con Friuli Innovazione ed il Parco Tecnologico Danieli di Udine, hanno organizzato un evento di presentazione per il lancio della app di TapFood, “Your meal, 2 taps away”.

TapFood è un software che collega i ristoranti da una parte ai loro clienti tramite un’app utile e divertente per ordinare online e ai loro fornitori tramite innovativi tool logistici. Il nostro obiettivo è quello di offrire alle piccole imprese le stesse capacità e possibilità dei grandi player del Food&Beverage e ai loro clienti un’esperienza d’acquisto indimenticabile.


Lynkteam_peopleIl loro gruppo è nato due anni fa con lo scopo di aiutare le piccole & medie imprese, tramite l’unione di competenze digitali e di management. Negli ultimi 6 mesi hanno sviluppato una piattaforma dedicata alle imprese del Food&Beverage che offre un servizio ad alto contenutotecnologico che unisce vendita online, business intelligence e informatizzazione delle procedure, e permette di collegarsi ad un’app che garantisce agli utenti un’esperienza d’acquisto innovativa e creativa.

I 5 giovani startupper ed imprenditori sono Mauro Germani, Giancarlo Cesarin, Andrea Gobetti, Piero Ometto ed Enrico Lessanutti, tutti tra i 21 e i 25 anni.

Ad oggi il sistema proposto per la piattaforma TapFood prevede un pacchetto che comprende un parte di hardware (terminali e stampanti fiscali)) ed uno di software (gestionale CRM per ordini, fornitori, magazzino, statistiche fatturato ed rubrica clienti, tarabile in base alle singole esigenze dell’esercente).


Si tratta sostanzialmente di una piattaforma multiside che agevola l’interazione domanda-offerta con servizi a valore aggiunto sia per i clienti, sia per gli esercenti.

Di seguito alcuni riferimenti:

– Sito web: http://www.tap-food.com/
– Facebook: facebook.com/tapfood
– Instagram: instagram.com/tapfood
– Youtube: youtube.com/tapfood
– Linkedin: linkedin.com/company/tapfood
– Twitter: twitter.com/tapfoodEU
– Google+: plus.google.com/+Tap-food

È stato un grande piacere aver avuto l’opportunità di conoscere dei giovani startupper così determinati ed impegnati nel portare al successo la propria idea imprenditoriale con dedizione ed energia.

Per maggiori informazioni invitiamo a visionare il sito tap-food o a contattare Mauro Germani: 347-75 33 741.

In bocca al lupo! (che userà di certo TapFood)

I Venture Capitalist italiani vogliono investire con Invitalia Ventures

Quattordici tra i maggiori fondi di venture capital italiani sono entrati nella rete degli investitori di Invitalia che così diventa un fondo che raccoglie di fatto i più forti operatori del mercato degli investimenti in Italia ed è controllata dal Ministero dell’Economia.

I 14 fondi Venture Capital entrati in Invitalia:

  1. 360 Capital
  2. Digital Magics
  3. Dpixel
  4. H-Farm
  5. IAG (Italian Angels for Growth)
  6. Innogest SGR
  7. LVenture Group
  8. Nanabianca
  9. P101
  10. Principia SGR
  11. Panakes Partners
  12. SiamoSoci
  13. United Ventures
  14. WithFounders

Invitalia Ventures ha l’obiettivo di entrare nel capitale di almeno 100 imprese innovative e parte con € 50 milioni provenineti dal Fondo per la Crescita Sostenibile del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).

Affiancheranno Salvo Mizzi (già fondatore di Working Capital Accelerator di Telecom Italia e poi responsabile di Tim Ventures), 2 giovani investment manager: Ciro Spedaliere, 35 anni, proveniente da LVenture Group e Mario Scuderi, 28 anni, esperienza in Working Capital.

StartUpOver: le start up che non ce l’hanno fatta

Imparare da quelli che non ce l’hanno fatta.

Avere un’idea, amarla, impegnarsi  per renderla concreta, costruire un modello di business, verificarlo, correggerlo, coinvolgere amici, famiglia, parenti, investitori, clienti nel proprio sogno, cercare di monetizzare il tutto, crescere, evolvere.

Tutto questo richiede un impegno costante, una fatica che auspichiamo premiata dal successo, tuttavia succede che il sogno non diventi realtà…

“Lesson learned”, come direbbero gli anglosassoni.

Ci sono delle “lezioni da apprendere” che risultano utili per aiutarci a capire come muoverci, quali passi falsi evitare, quale direzione considerare nel cammino di crescita della nostra startup, per tratte insegnamento dagli errori altrui prima che diventino anche i nostri.

Segnalo perciò il sito Startupover che si occupa proprio delle startup che hanno interrotto il loro percorso, che si sono fermate lungo la strada ed in maniera puntuale cerca di esaminare il contesto, la situazione, i presupposti e le ragioni del fallimento di molte iniziative imprenditoriali.