StartUp innovative: per ora bruciano 68 milioni l’anno

Tra gli articoli brevi che ultimamente ho letto sono stato colpito da quello di Alessandro Longo, nota firma che si occupati tecnologia ed innovazione per diverse testate.

Lo riporto poiché lo reputo un ottimo spunto per  fare qualche valutazione.


Si fa presto a dire startup: per ora bruciano 68 milioni l’anno

Parlare di start-up innovative, in Italia, è diventata una moda ma il fenomeno, per ora, resta superficiale.
È questa la lezione che si trae dagli ultimi dati Infocamere, che in settembre ha censito 4.704 nuove aziende caratterizzate
da un’attività tecnologicamente innovativa.

Sono aumentate di 456 unità rispetto a giugno e danno lavoro a 22 mila persone, di cui 4.891 dipendenti.
Le perdite operative, però, assommano a 68 milioni l’anno, per cui è presto per parlare di loro contributo alla crescita.

Nonostante i progressi, l’Italia è in ritardo: nel 2015 gli investimenti in startup saranno di 133 milioni, secondo gli Osservatori
Digital Innovation del Politecnico di Milano; in Spagna sono il doppio, dieci volte di più in Germania e Francia.

«Le startup sembrano ancora non integrate nel nostro tessuto industriale», dice Antonio Ghezzi, del Politecnico, «ma vediamo i primi promettenti esempi di collaborazione con aziende consolidate. Infatti vanno meglio quelle che fanno leva sul made in Italy».

© Alessandro Longo – L’Espresso (30/10/2015, pag. 60)


Le iniziative messe in campo dai vari ministeri, l’interesse dei media, il fermento attorno a figure come i Business Angels, i Venture Capitalists sono sicuramente utili per dare visibilità ad un fenomeno imprenditoriale che acquista rilevanza ed interesse.

Il settore sembra però sottocapitalizzato ed il sistema che accoglie e ruota attorno alle startup ancora lento e farragginoso rispetto a ad altre realtà nazionali.

Apprezzabile lo sforzo a tutti i livelli, locale e nazionale, per cercare di andare oltre alcuni limiti strutturarli evidenziati dal nostro Paese, non ultimo quello dell’accesso al credito che, per alcune iniziative imprenditoriali, sembra essere un percorso decisamente accidentato.

Proclamati gli 8 vincitori di StartCUP FVG 2015

StartCup FVG 2015 è la competizione regionale del Friuli Venezia Giulia rivolta a premiare le nuove iniziative imprenditoriali, per supportare la creazione e lo sviluppo dell’innovazione sul territorio.

Questa edizione ha visto numerosissime le istituzioni locali, aziende, investitori e partner tecnici collaborare per l’iniziativa dimostrando quanto importante sia  collaborare e lavorare insieme facendo sistema per favorire lo sviluppo imprenditoriale del proprio territorio. 

La cerimonia di premiazione è stata ospitata nella sala eventi della Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste martedì 27 ottobre, con la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni che hanno fondato o sostenuto l’iniziativa, i partecipanti alla competizione che hanno superato la prima fase a luglio nella Notte degli Angeli di Udine, i Business Angels e i sostenitori dei gruppi.

Interventi da parte dei massimi rappresentati del settore accademico, imprenditoriale, tecnologico regionale.

I vincitori della categoria STARTUP:

  • Sezione Industrial: PicoSaTs, un satellite innovativo di piccola dimensione, ma con caratteristiche all’avanguardia, che può essere personalizzato dall’utilizzatore finale per adattarsi al meglio alle sue esigenze;
  • Sezione LifeSciences: BiopoLife, un nuovo biopolimero a elevato valore tecnologico realizzato da fonti naturali/rinnovabili adatto a usi biomedicale, cosmetico e alimentare;
  • Sezione AgriFood – Cleantech: Buono Vending, macchinario per la vendita automatica, ovunque, di vero gelato artigianale sfuso;
  • Sezione ICT: TapFood un sistema tecnologico che da un lato si rivolge a chi vuole ordinare il proprio pasto via internet/app, ma al contempo aiuta il ristoratore a gestire al meglio la propria azienda (ordini, cassa, ecc…);

I vincitori della sezione IDEAS:

  • Sezione Industrial: Neuromicronica, una serie di strumenti per aiutare i neuroricercatori nelle loro ricerche;
  • Sezione LifeSciences: MEDiary, un sistema informatico semplice (app) per evitare le interazioni negative e pericolose tra farmaci, e tra farmaci e prodotti erboristici;
  • Sezione AgriFood – Cleantech:Liquor Mellium, un sistema per ottenere l’idromele, bevanda derivata dalla fermentazione del miele, realizzata in maniera artigianale a Km zero;
  • Sezione ICT: NextFEM, un software innovativo per agevolare il calcolo strutturale condotto dall’ingegnere professionista.

I quattro progetti IDEAS vincitori hanno ottenuto un premio di € 5.000,00 ciascuno. I quattro progetti STARTUP hanno ricevuto ciascuno: un premio di € 5.000,00 e servizi per un valore di € 20.000,00 di pre-incubazione o incubazione fisica e mentoring presso un incubatore certificato; accesso al mercato degli investimenti nel capitale di rischio (business angel, seed e venture capital); assistenza e supporto per lo sviluppo della start up (comunicazione, proprietà industriale, aspetti legali e fiscali, ecc.); e di formazione e tutoraggio dei neo imprenditori.

La serata si è conclusa con la proclamazione di coloro che rappresenteranno il FVG e concorrerannoalla finale nazionale del PNI, Premio Nazionale dell’Innovazione, il 3 e 4 dicembre 2015 a Cosenza:  Swinergy, Neuromicronica, biopoLife, e TapFood.

Due Piani

Lo scorso 10 ottobre, a Pordenone, Leonardo Fabris ha inaugurato Due Piani, la sua nuova iniziativa imprenditoriale presentando l’esposizione “Mexico. Magico Vivere” di Maurizio Galimberti a cura di Benedetta Donato.

Ho avuto l’opportunità di conoscere Leonardo in aula durante le mie docenze presso il CFF, nei corsi svolti nell’ambito del progetto Imprenderò 4.0.

Il progetto di Leonardo nasce a seguito dello sviluppo delle sinergie professionali e territoriali dell’attività svolta come freelance fotografico e “Due Piani” si configura come esito di un percorso innovativo di sviluppo dell’attività professionale, dell’esperienza acquisita all’interno dell’Associazione Culturale Grafite e della formazione acquisita tramite Imprenderò.

Casa AMB - Galimberti
Casa di Alvarez Manuel Bravo – © 2009 Maurizio Galimberti

Per quanto riguarda quest’ultimo, è stato utile a Leonardo per avvicinarsi e approfondire temi legati all’avviamento ed alla gestione di un’azienda, anche tramite le consulenze personalizzate che il corso ha messo a disposizione e che lo hanno supportato per gestire e concretizzare alcuni aspetti dell’impresa che si avviava ad iniziare.

Lo spazio “Due Piani” si trova in uno splendido spazio situato in Via Ospedale Vecchio 4, nel centro storico di Pordenone, ed ospita il nuovo studio fotografico di Fabris, una galleria espositiva ed una libreria tematica (bookstore).

In questo spazio è presente lo studio, il vero cuore dell’impresa, una sala di posa nata anche con l’intento di esser condivisa creando così uno spazio di co-working che genera collaborazioni e sinergie mettendo in rete i vari professionisti della zona, una galleria espositiva e il bookstore, che verrà realizzato in collaborazione con una libreria di Pordenone e ospiterà libri di case editrici che trattano volumi legati all’immagine.

All’interno dello spazio si organizzeranno inoltre eventi come incontri con autori, seminari, workshop e corsi di fotografia. Tali eventi e le mostre promuoveranno i servizi proposti dallo studio fotografico e stimoleranno la conoscenza e la richiesta di mercato dei prodotti dell’impresa, alimentando in questo modo il business.

Un’iniziativa che coniuga passione, tradizione, nuovi ambiti e nuovi servizi per coinvolgere collaboratori e clienti in maniera innovativa.

Complimenti ed “in bocca al lupo” a Leonardo!

Per maggiori informazioni: Leonardo Fabris, 333 7939120, info@due-piani.it, www.due-piani.it