Quanto vale l’indotto delle startup?

Istat mette a confronto alcuni indicatori di produttività tra startup ed aziende “ordinarie”.

Innegabilmente in questi ultimi 5 – 10 anni si fa un gran parlare di start-up, di unicorni, di exit, acquisizioni milionarie o miliardarie.

Ma, oltre a questo, qual è l’indotto generato da questa parte di economia?

Questo anche alla luce del nuovo  ordinamento giuridico che ha introdotto la figura della “startup innovativa” a fine 2012 ed in seguito al quale sono state create circa 5.000 imprese.

La notizia interessante è che, a differenza di altre start-up, quelle innovative hanno un tasso di mortalità bassissimo anche se viene rilevato che sopravvivenza non equivale a piena salute e vita florida.
Infatti molte di queste non riescono a compiere un salto di qualità, complice anche un ecosistema attorno a loro non estremamente favorevole.

C’è da dire che si sta cercando di favorire cambiamenti di legge che cerchino di favorirle e sostenerle, anche se le difficoltà sono ancora tante.

La definizione di start-up innovativa è stata resa maggiormente flessibile e gli sono state affiancate le PMI innovative.
Il mercato rimane per ora sotto-capitalizzato e c’è la necessità di investitori professionali e risorse che riescano a selezionare ed incentivare le idee e le realizzazioni più promettenti, al di là di incentivi e agevolazioni che fanno comodo ma da soli non bastano.

Di seguito i dati riportati dall’ISTAT:

Imprese ed addetti per settore di produzione

Imprese ed addetti per settore di produzione

Valore della produzione

Valore della produzione

Indicatore di liquidità

Indicatore di liquidit

il 26/11/2015 si è tenuto l’evento finale di Imprenderò 4.0

Il 26 novembre scorso presso la Sala Valduga della CCIAA di Udine si è tenuto l’evento finale del progetto Imprenderò 4.0

Cos’è Imprenderò?

(dal sito del progetto)
Imprenderò è un progetto di diffusione della cultura imprenditoriale, intesa come valore da promuovere nella società e vista come precondizione indispensabile per innescare percorsi virtuosi di sviluppo socio/economico.

Imprenditoria, dunque, come modello culturale, come risorsa per lo sviluppo, come pratica educativa e formativa.

Gli obiettivi che il Progetto Imprenderò 4.0 si prefigge, oltre alla promozione della cultura imprenditoriale, sono i seguenti:

  • Supportare i processi di creazione di impresa e lavoro autonomo, divulgando le opportunità offerte dall’autoimprenditoria e dall’autoimpiego e sostenendo le persone nella progettazione e gestione di una nuova prospettiva occupazionale, mettendo a disposizione un servizio di orientamento, formazione, tutoring e consulenza;
  • Supportare i processi di passaggio generazionale e trasmissione d’impresa per superare le criticità che si manifestano in azienda in conseguenza di una mancata o carente programmazione e gestione di questa fase e favorire il rafforzamento dell’impresa nella dimensione produttiva, organizzativa e finanziaria.
  • Verranno realizzati 75 seminari informativi e tematici (da 8 ore), 48 corsi di formazione imprenditoriale (da 40 e 80 ore) e saranno erogate oltre 10.000 ore di consulenza individuale.

Il progetto Imprenderò,  avviato per la prima volta nel 2003 e di cui ne sono state realizzate 3 edizioni, è promosso e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo – UN INVESTIMENTO PER IL TUO FUTURO – Programma operativo 2007/2013 Asse 2 Occupabilità PPO 2013, Programma specifico n.8 e dal Programma esterno parallelo del POR FESR 2007/2013 rientrante nel Piano di azione e coesione – PAC – Garanzia Giovani.

Nell’evento finale (qui il link alla pagina) sono stati presentati i risultati della quarta edizione, si è tenuto un seminario su “Educazione all’imprenditorialità” e alcuni titolari di imprese nate grazie al sostegno di Imprenderò 4.0 hanno testimoniato la loro esperienza, insieme con un vivace e coinvolgente intervento del giornalista Roberto Bozio con “Italiani di Frontiera”, un workshop su “Generare nuovi modelli di business grazie alle tecnologie SMAC (Social, Mobile, Analytics, Cloud)”  ed al contributo di diversi imprenditori  che hanno presentato la propria impresa focalizzandosi sull’innovazione introdotta.

La mia esperienza

Da parte mia ho avuto l’opportunità di tenere una serie di lezioni nell’ambito di corsi organizzati da CFF, Azienda Speciale Imprese e Territorio della CCIAA di Udine, I.R.E.S., come pure di seguire alcuni neo-imprenditori con incontri di tutoraggio nell’ambito delle possibilità di affiancamento ed approfondimento messi a loro disposizione dal progetto per rendere ancora più concreto il sostegno alla realizzazione della loro idea d’impresa.

È stata per me una splendida esperienza che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con persone con un loro sogno nel cassetto, piene di energia per realizzarlo, dargli corpo, plasmarlo, riesaminarlo, riformularlo, rivederlo, aggiustarlo… insomma grande impegno per vedere concretizzarsi le loro aspirazioni, affrontando le difficoltà e gli incidenti di percorso.

Anche il fatto di potersi confrontare con altri docenti e consulenti è stata un’occasione di arricchimento professionale e personale che ha dato ulteriore valore all’esperienza.

Tutto questo in un certo senso ha ri-stimolato anche in me la voglia di imprendere ed intraprendere. Voglia a cui intendo dare concretezza ulteriore.

Tra i neo-imprenditori di cui sono aggiornato e che hanno già iniziato la loro attività posso citare:

Altri sono al lavoro alacremente per dare vita al loro progetto imprenditoriale.

Sono convinto che Imprenderò 4.0 sia stato molto utile anche per coloro che non hanno proseguito il percorso dando il via al loro progetto, poiché ha fornito una serie di strumenti per analizzare la propria idea d’impresa, esaminare il possibile mercato, considerare i punti di forza e di debolezza magari evidenziando la necessità di un più approfondito riesame del loro progetto in vista di un lancio che è solo rimandato.

Da parte mia un ringraziamento a tutti gli studenti, i docenti, i consulenti, i professionisti di CFF, I.R.E.S. e Azienda Speciale Imprese e Territorio di CCIAA Udine per l’esperienza che mi hanno dato modo di compiere, con l’auspicio di rivederci presto con nuovi obiettivi di sviluppo.

19-21/11/2015: Arts /Tech/Biz MASH UP a Friuli Innovazione

Dal 19 al 21 novembre Friuli Innovazione ha ospitato un evento, Arts/Tech/Biz Mash Up, che univa creativi, informatici, maker, startupper da Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Austria nello sviluppo di progetti imprenditoriali di valorizzazione del territorio.

12226926_10206640227596373_6726099023322778239_nL’evento ha visto la partecipazione di un gruppo di circa 60 persone, tra cui il sottoscritto, coordinato e guidato da una squadra di giovani professionisti di Friuli Innovazione e freelance delle 3 regioni a cui l’evento faceva capo.

È stata un’esperienza entusiasmante che, in 3 giorni di lavoro a ritmo serrato, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con giovani imprenditori, creativi, grafici, informatici, professionisti impegnati nel marketing, nello sviluppo commerciale e/o tecnologico.

L’occasione è stata ottima anche per cambiare la mia solita prospettiva, smettere per un po’ i panni del consulente e vestire invece quelli del neo-imprenditore in primissima persona, impegnato a dar vita, pianificare, sviluppare l’idea d’impresa presentandola poi ad una giuria di valutatori e di possibili investitori.

Mi ha positivamente colpito l’energia e la voglia di fare dei partecipanti, come pure l’organizzazione dell’evento da parte di Friuli Innovazione che ha creato un ambiente dinamico, vivace ed energetico per stimolare la voglia di mettersi in gioco e partecipare attivamente.

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Un’altra cosa che ho molto apprezzato è stato anche l’approccio di chi esponeva la sua idea imprenditoriale, ossia appunto il fatto stesso di esporla!
Diverse volte mi sono trovato in situazioni in cui chi aveva un’idea imprenditoriale si trincerava dietro all’assoluto riserbo ed alla più spinta riluttanza a condividere un seppur minimo dettaglio dell’idea stessa, precludendosi così dei contributi che avrebbero magari potuto aiutarlo a migliorarla.

Questa è una considerazione generale ovviamente, perché in alcuni casi è davvero importante tutelare la propria proprietà intellettuale o i dati sensibili di un proprio progetto.

Sono altresì convinto che nella maggioranza dei casi la condivisione apra le porte a dei contributi che, alla peggio, non ci aiutano a sviluppare la nostra idea ma che, di solito, ci donano nuovi approcci e nuove prospettivi di sviluppo, portandoci a valutare dati, scenari, situazioni che prima non avevamo considerato completamente e che ci aiutano a trovare i punti deboli della nostra iniziativa e a rafforzarli prima che li trovi il mercato stesso e che attraverso di essi demolisca la nostra idea, con esiti spesso aziendalmente fatali.

Nel caso dell’idea che avevo proposto ci siamo dovuti dividere in 2 gruppi di lavoro perché l’adesione al progetto era stata numerosa.
In questo caso un gruppo ha preso una direzione piuttosto diversa dall’altro sviluppando un progetto di tipo piuttosto diverso e molto interessante!
Quindi abbiamo assistito ad un cambio di prospettiva e di approccio che ha portato alla creazione di un’ulteriore iniziativa imprenditoriale che non era un clone dell’idea primigenia ma un’idea con una sua precisa identità.

In questo caso dalla condivisione è nato qualcosa di potenzialmente proficuo!

Alcuni link all’evento: Arts/Tech/Biz MASH UP

I 13 progetti, alcuni frutto di precedenti elaborazioni, altri messi in pista per la prima volta, alla fine dei 3 giorni di lavoro sono stati presentati alla giuria composta da Guido Nassimbeni (Presidente di Friuli Innovazione), Fabio Feruglio (Direttore di Friuli Innovazione), di Ketty Segatti (Direzione regionale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca e università; Area istruzione, alta formazione e ricerca), Christian Benger (Assessore regionale del Land carinziano), di Tanja Kožuh (direttrice del Primorski Tehnoloski Park di Nova Gorica), di Gabriele Giacomini (Assessore all’Innovazione del Comune di Udine).

Qui di seguito il link con le notizie sui vincitori:
http://www.friulinnovazione.it/notizie/notizie/arts-tech-biz-mash-up-auto-imprenditorialita-senza-confini

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2° premio al progetto LifeSign

Sono orgoglioso di comunicare che al progetto a cui ho contribuito è stato assegnato il secondo posto da parte della giuria sui 13 progetti presentati!

Per me rappresenta una vera soddisfazione, anche perché vuole diventare a breve una concreta iniziativa imprenditoriale!

Oltre a questo Friuli Innovazione ed una serie di sponsor ci ha messo a disposizione dei distillati (in foto) e la disponibilità di spazi di co-working, ingressi a conferenze, sessioni di consulenza a Klagenfurt.

Link dell’evento su Facebook.

Un evento analogo verrà ripetuto anche in Slovenia nel 2016, dopo aver avuto luogo nel 2015 anche in Carinzia.

Un grazie agli organizzatori, ai partecipanti, a tutti i mentors e a Friuli Innovazione per aver reso possibile l’iniziativa!

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