Sanità 4.0 e iperammortamento

Il 1° marzo è stata pubblicata la circolare del Ministero dello Sviluppo economico con la quale viene chiarito che gli investimenti in beni strumentali previsti nella cosiddetta Sanità 4.0 rientrano nell’ambito di applicazione dell’iperammortamento.

Il provvedimento risponde agli interpelli pervenuti al MISE ed alle richieste delle molte imprese che operano in un settore aperto all’innovazione tecnologica e che sono interessate agli investimenti in sistemi all’avanguardia ed alla fruizione delle agevolazioni messe in campo dal Piano Nazionale Industria 4.0 che è stato prorogato, con qualche modifica che potete trovare qui, anche per il 2019 – 2020.

Nella circolare trovano spazio i beni agevolabili nell’ambito di quella che viene definita Sanità 4.0 (ossia la declinazione nel settore specifico dei paradigmi di Industria 4.0 come l’utilizzo di sensori interconnessi, intelligenza artificiale, telecomunicazioni, capacità di calcolo e big data.

Nel novero dei beni che possono godere dell’iperammortamento rientrano le grandi apparecchiature sanitarie per la diagnostica per immagini (TAC, RMN), per la medicina nucleare (PET, SPECT), per la radioterapia e la radiochirurgia, i sistemi per la chirurgia robotica, le stampanti 3D utilizzate in ambito odontoiatrico e gli investimenti necessari in software per l’implementazione della cartella clinica elettronica.

Nel documento vengono fornite inoltre spiegazioni in merito alla classificazione di tali beni e alla corretta distinzione tra componenti materiali e immateriali degli investimenti.

Circolare “Sanità 4.0”

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