Industria 4.0


Il termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti.

In Italia il “Piano Nazionale Industria 4.0” è una grande occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale: il Piano prevede un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività.

Dal punto di vista pratico la Legge di Bilancio 2017 (c.d. Legge Calenda) ha introdotto degli incentivi fiscali per quelle aziende che investono in una determinata serie di beni strumentali innovativi legati appunto alla cosiddetta Industria 4.0.

Questi incentivi sono:

  1. Super & Iperammortamento
  2. Credito d’imposta alla ricerca e sviluppo
  3. Detrazioni fiscali al 30% per investimenti fino a 1 milione di euro in Pmi innovative e l’assorbimento da parte di società sponsor delle perdite di startup per i primi 4 anni di attività.
  4. Detassazione sui capital gain derivanti da investimenti di medio/lungo termine;
  5. Nuovo programma di acceleratori d’impresa
  6. Attivazione di nuovi fondi di venture capital per le start up in co-matching, finanziati con la Cassa depositi e prestiti e Invitalia.
  7. Beni strumentali Nuova Sabatini.

Focalizziamoci sugli incentivi che si realizzano attraverso la maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto per l’investimento:

  • Superammortamento al 140% (maggiorazione del 40%)
  • Iperammortamento al 250% (maggiorazione del 150%)

Superammortamento

Il super ammortamento 2017 al 140% esisteva già ed è prorogato per un altro anno, fatta eccezione per l’acquisto di nuovi beni strumentali che riguardano veicoli e mezzi di trasporto, per i quali, invece, la Manovra, ha previsto una riduzione a metà della maggiorazione, che passa quindi da 40 a 20, portando così la quota di ammortamento da 140 al 12% per auto e veicoli.

Per usufruire del super ammortamento 140%, le imprese devono effettuare investimenti in beni strumentali nuovi. Su tali acquisti, al beneficiario spetta una maggiorazione del costo di acquisto pari al 40%, ai soli fini della determinazione delle quote di ammortamento e canoni di locazione finanziaria.

Per gli investimenti in leasing, la maggiorazione spetta all’utilizzatore e non al concedente mentre sui beni acquisiti mediante noleggio, il beneficio spetta al locatore o noleggiante. Circolare n. 23/E 26 maggio 2016 Agenzia delle Entrate.

La quota di SuperAmmortamento viene inserita direttamente in bilancio.


Iperammortamento

Si tratta di un’agevolazione per le imprese che operano nel settore industriale e che mira ad incentivare gli investimenti nei comparti industriali 4.0, con l’aggiunta di tecnologie per l’agricoltura di precisione e per l’abbattimento dei consumi energetici.

Con l’iperammortamento al 250%, gli imprenditori hanno la possibilità di beneficiare di un bonus ammortamento al 250% della spesa effettuata.

Ciò significa che le spese inerenti il settore dell’industria 4.0, ovvero, i settori altamente innovativi, saranno ammortizzabili negli anni per un importo pari al 250% del loro valore. In questo modo, sul bene strumentale agevolabile acquistato ad esempio a € 10.000, potrà essere ammortizzato per un importo di € 25.000.

 

Attività e documenti richiesti per l’Iperammortamento

Certificazione:
È un documento a valenza soprattutto commerciale e marketing che permette al produttore del bene di rendere immediatamente evidente che il proprio prodotto, quando opportunamente installato e configurato secondo i parametri stabiliti dalla Legge, sarà Iperammortizzabile.

Quindi è un documento che viene preparato dal produttore/venditore del bene per facilitare il suo acquirente e rendere il proprio prodotto maggiormente appetibile.

Perizia:
Dal punto di vista dell’acquirente del bene, per ottenere gli sgravi fiscali offerti dal Piano Industria 4.0, se costo del bene da ammortizzare è inferiore ai € 500.000 (cinquecentomila euro) è teoricamente sufficiente un’autocertificazione, firmata dal legale rappresentante dell’azienda, da allegare alla dichiarazione dei redditi.

Diverso il caso in cui il bene iperammortizzato abbia un valore superiore a € 500.000. In questo caso, infatti, viene richiesta una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali ovvero un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, attestanti che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B annessi alla presente legge ed è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura”.

Pertanto, come dettagliato nella circolare N.4/E del 30/03/2017, che detta le linee guida per ottenere gli sgravi fiscali connessi all’iperammortamento e al superammortamento, per poter fruire dei benefìci dell’iper ammortamento e della maggiorazione relativa ai beni immateriali, “è necessario attestare il soddisfacimento dei requisiti di legge; inoltre, è opportuno che la perizia/attestazione di conformità sia corredata di un’analisi tecnica”.

L’Agenzia delle entrate aggiunge infine che è opportuno affiancare un’analisi tecnica del bene alla perizia/attestazione di conformità. A tutela della proprietà intellettuale e della riservatezza di tutte le parti coinvolte nell’operazione (utilizzatore e produttore del bene strumentale, integratori di sistema, clienti dei prodotti realizzati dalla macchina iper-ammortizzata, etc.), l’analisi tecnica deve essere realizzata in maniera confidenziale dal professionista o dall’ente di certificazione e deve essere custodita presso la sede del beneficiario dell’agevolazione; la documentazione dovrà essere fornita solo su richiesta degli organi di controllo.

Questo è il motivo per cui questo tipo di attività usualmente viene svolta da un ingegnere che si fa carico di redigere la perizia in ogni caso, considerando anche il fatto che con l’autocertificazione (caso del bene <500.000 €) è il legale rappresentante che si prende l’onere (anche penale) di dichiarare tecnicamente che fiscalmente il bene è ammortizzabile.

In collaborazione con il Polo Tecnologico “A. Galvani” di Pordenone, e come ingegnere iscritto all’albo, mi occupo di Certificazioni e Perizie per Industria 4.0 e di utilizzare l’innovativa Bussola Digitale©.


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